La vicenda trae spunto dall’ opposizione all’esecuzione promossa da una contribuente dinanzi al GDP di Rimini avverso una cartella esattoriale per sanzioni al CDS eccependo l’inesistenza di notifica e la prescrizione quinquennale. Il GDP di Rimini, con motivazione non condivisibile, rigettava l’opposizione asserendo la carenza di interesse ad agire della contribuente che, con il patrocinio dell’Avv. A. Amatucci, era costretta a proporre appello.

Il Tribunale di Rimini, in persona della dott.ssa Maria Saieva, con la sentenza n. 265 del 2023, ha accolto l’appello proposto dall’esponente avvocato rilevando che, in primo luogo, va riconosciuto l’interesse ad agire ex art. 100 c.p.c. del contribuente rispetto all’impugnativa di un cartella di pagamento della quale, a causa della invalidità della notifica, sia venuto a conoscenza solo mediante l’estratto di ruolo. In secondo luogo, il Tribunale di Rimini, ancora aderendo alle argomentazioni di questa difesa, accertava il mancato perfezionamento della notifica della cartella consegnata dal postino a “badante”, senza tuttavia inviare la raccomandata informativa prescritta dall’art- 7, ultimo comma, legge 890 del 1982, con la conseguenza che alla medesima non poteva essere attribuita efficacia interruttiva della prescrizione quinquennale, quindi, maturata.

Seguiva la condanna dell’Agenzia delle Entrate Riscossione al pagamento delle spese processuali in favore del sottoscritto avvocato del primo e secondo grado di giudizio.

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